venerdì 26 Luglio 2024
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L’ONU denuncia le restrizioni israeliane come causa della fame a Gaza

Nazioni Unite, 19 mar (Prensa Latina) L'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, Volker Türk, ha denunciato oggi le ampie restrizioni israeliane all'ingresso ed alla distribuzione di cibo, come causa principale della diffusione della fame a Gaza.

In un messaggio diffuso dal suo ufficio, l’Alto Rappresentante ha insistito sul fatto che la fame e la carestia, registrate soprattutto nella parte settentrionale, sono il risultato degli ostacoli alla distribuzione di cibo, aiuti umanitari e beni commerciali, dello sfollamento massiccio della popolazione e della distruzione di infrastrutture civili.
Türk ha espresso allarme in seguito alla pubblicazione del rapporto sulla classificazione della fase di sicurezza alimentare integrata su Gaza, che ha registrato una crisi senza precedenti dovuta alla carestia causata dal conflitto.
Secondo questo studio sostenuto dalle Nazioni Unite, metà della popolazione della Striscia – circa 1,1 milioni di persone – soffre di una fame catastrofica mentre un’imminente carestia potrebbe diffondersi nel nord dell’enclave a maggio, senza un intervento urgente.
L’Alto Commissario ha avvertito che, in risposta alla fame, le famiglie stanno ora mandando i bambini dal nord al sud di Gaza non accompagnati, nella disperata speranza che trovino cibo e sostegno tra gli 1,8 milioni di sfollati.
Da parte sua, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha assicurato che il personale medico sul campo sta affrontando sempre più gli effetti dell’insicurezza alimentare.
“Stanno vedendo come i neonati muoiono semplicemente perché hanno un peso alla nascita troppo basso”, ha detto martedì Margaret Harris, portavoce dell’OMS, avvertendo che sempre più bambini sono sull’orlo della morte ed hanno bisogno di essere nutriti.

Ig/ebr

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