Aleaga ha annunciato sui suoi social network che pubblicherà più di 1.500 chat delle sue conversazioni con la funzionaria dal 2021, quando ha iniziato la sua indagine come legislatore per il caso Ina Papers contro l’ex presidente Lenín Moreno.
Secondo l’ex parlamentare, che rappresentava il movimento Revolution Ciudadana, avrebbe utilizzato l’applicazione di messaggistica Confide per chattare con la procuratrice e le chat sarebbero già state certificate da una società statunitense.
Nei dialoghi, secondo Aleaga, la “Señora” – come ha identificato Salazar – ha riconosciuto che gli autori dell’omicidio del candidato alla presidenza Fernando Villavicencio erano Los Lobos, ma ha nascosto l’informazione su richiesta di un ambasciatore, per impedire che la Revolution Ciudadana vincesse le elezioni.
Attualmente l’ex legislatore gode di un’ordinanza di custodia cautelare per la sua presunta partecipazione a questo stesso processo.
La Procura Generale si è infastidita davanti alle accuse di Aleaga secondo cui la procuratrice di questa istituzione è “la vera complice e connivente della criminalità organizzata”.
In un comunicato, l’entità ha precisato che Aleaga non presenta solide argomentazioni legali per difendersi dal caso in cui è indagato per i suoi legami con una presunta rete criminale organizzata legata ad atti di corruzione e traffico di droga.
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