Intervenendo al vertice della Lega degli Stati Arabi tenutosi a Manama (Bahrein), l’Alto Rappresentante ha sottolineato il potenziale di queste nazioni, in particolare per le loro risorse, la loro cultura ed i loro popoli.
Tuttavia, Guterres considerava l’unità “una condizione fondamentale per il successo nel mondo di oggi”.
“Più e più volte, la storia ha dimostrato che le divisioni consentono agli estranei di intervenire, promuovendo conflitti, alimentando tensioni settarie ed alimentando il terrorismo”, ha affermato.
Il capo delle Nazioni Unite ha lamentato l’impatto del conflitto a Gaza, descrivendolo come il più sanguinoso durante il suo mandato di segretario generale, sia per i civili che per gli operatori umanitari, i giornalisti ed il personale delle Nazioni Unite.
Guterres ha anche respinto l’offensiva israeliana a Rafah che potrebbe causare “un’altra ondata di dolore e miseria quando avremo bisogno di un’ondata di aiuti salvavita”.
“È tempo per un cessate il fuoco umanitario immediato e per un accesso senza ostacoli all’assistenza umanitaria in tutta Gaza”, ha affermato l’alto rappresentante.
Allo stesso tempo, ha espresso preoccupazione per le tensioni nella Cisgiordania occupata, compresa Gerusalemme Orientale, con l’aumento degli insediamenti illegali, la violenza dei coloni, l’uso eccessivo della forza, le demolizioni e gli sfratti.
“L’unico modo permanente per porre fine al ciclo di violenza e instabilità è attraverso una soluzione dei due stati, in cui Israele e Palestina vivano fianco a fianco in pace e sicurezza, con Gerusalemme come capitale di entrambi gli stati”, ha insistito.
Il vertice della Lega degli Stati Arabi si concluderà con un appello per lo spiegamento di forze di pace delle Nazioni Unite nei territori palestinesi occupati.
Secondo una bozza della loro dichiarazione finale, i membri sollecitano l’organismo ad accompagnare la messa in pratica della tanto attesa soluzione dei due stati.
Inoltre, i paesi arabi esprimono l’intenzione di fissare un limite temporale al processo politico ed ai negoziati volti a tale uscita.
Elisabetta Borrego Rodríguez, giornalista di Prensa Latina