Da immagini in cui il leader della Rivoluzione cubana, Fidel Castro, appare insieme a Ernest Hemingway, Jesse Jackson o Angela Davis, fino a cronache attuali, come le proteste a sostegno del popolo palestinese, fanno parte del compendio di foto catturate da fotoreporter e corrispondenti di questa agenzia, con presenza in 35 paesi.
La vicepresidentessa dell’agenzia, Luisa María González, durante la cerimonia di apertura, presso l’ambasciata del Nicaragua a Washington DC, ha chiesto, simbolicamente, ai presenti: “Come e perché è nata Prensa Latina, all’inizio della Rivoluzione guidata da Fidel Castro?”.
“La risposta è molto semplice: Prensa Latina è stato il responso del nascente governo rivoluzionario e progressista alla manipolazione mediatica che predominava in quel tempo”, ha detto González.
Ha dichiarato che “i grandi monopoli dell’informazione occidentali, detentori dell’egemonia nel campo della comunicazione, hanno pubblicato storie completamente distorte su Cuba che non offrivano un’immagine obiettiva di ciò che accadeva nell’isola”.
Ha affermato che questo mass media “è stato, fin dal suo primo giorno, una grande sfida”.
All’inaugurazione hanno partecipato giornalisti, gruppi di solidarietà, nonché gli ambasciatori Lautaro Sandino e Lianys Torres, rispettivamente incaricato d’affari della rappresentanza diplomatica del Nicaragua e responsabile della Missione cubana.
Sandino ha espresso la sua gratitudine a Cuba, “perché il suo internazionalismo” – ha sottolineato – “ha permesso di portare nel mio paese medici ed insegnanti”.
Ma “voglio aggiungere un ulteriore ringraziamento per questa mostra di fotografie di Prensa Latina, che è un’agenzia straordinaria per portare la nostra verità all’opinione pubblica”, ha concluso.
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