Come commentato su Twitter, il Wall Street Journal, giornale statunitense focalizzato su questioni economiche e commerciali, “persiste nel lanciare una campagna di intimidazione nei confronti di Cuba”.
“Senza citare una fonte verificabile o mostrare prove, cerca di spaventare il pubblico con leggende su basi militari cinesi che non esistono e che nessuno ha visto, compresa l’ambasciata degli Stati Uniti a Cuba”, ha aggiunto il diplomatico.
Martedì, la pubblicazione statunitense ha assicurato che, secondo un rapporto a cui ha avuto accesso, “le immagini catturate dallo spazio mostrano la crescita delle stazioni di ascolto elettronico a Cuba che si ritiene siano legate alla Cina”.
Ha anche aggiunto che le fotografie scattate includono “una nuova costruzione in un sito precedentemente non segnalato a circa 70 miglia dalla base navale statunitense di Guantánamo”.
Nel giugno del 2023, lo stesso Fernández de Cossío classificò una pubblicazione come “un’informazione totalmente menzognera e infondata”.
Una notizia dello stesso giornale su un presunto accordo tra Cuba e Cina, in materia militare, per l’installazione di una base di spionaggio.
Poi, attraverso un comunicato, ha sottolineato che si tratta di errori promossi con il perfido intento di giustificare l’intensificazione senza precedenti del bloqueo economico di Washington contro la nazione caraibica e le campagne di destabilizzazione.
Si tratta di ingannare l’opinione pubblica negli Stati Uniti e nel mondo, ha sottolineato, aggiungendo che queste calunnie sono spesso fabbricate da funzionari statunitensi, “apparentemente familiarizzati con le informazioni dell’intelligence”.
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