Il provvedimento implica l’approfondimento delle indagini dopo oltre un anno di ricerche ritenute lente dai parenti delle vittime della polizia e di repressione militare delle proteste durate da dicembre del 2022 fino a marzo del 2023.
Le indagini sono affidate alla Squadra Speciale della Procura per i casi con vittime durante i tragici eventi registrati principalmente nella regione di Puno e in altre regioni del sud, con un saldo di 50 civili morti.
Il governo e le forze politiche di destra attribuiscono l’accaduto alle azioni di elementi terroristici e agitatori non identificati al servizio di Pedro Castillo, incarcerato e destituito dopo aver tentato il 7 dicembre 2022 di sciogliere il Parlamento a maggioranza conservatrice, che ha consacrato presidentessa de facto Boluarte.
Il leader dell’Associazione dei Parenti dei Martiri e delle Vittime di questi eventi, Raúl Samillan, ha espresso la sua soddisfazione per l’annuncio del Pubblico Ministero.
Il leader, il cui fratello, in procinto di ricevere il titolo di medico, è stato ucciso da un colpo di pistola della polizia mentre curava un ferito durante gli scontri, ha espresso la sua gratitudine al procuratore generale, Juan Carlos Villena, per l’andamento delle indagini.
Samillan ha anche confermato che i parenti dei morti nelle manifestazioni contro l’ascesa alla presidenza di Boluarte manifesteranno a Lima la loro richiesta di giustizia il 27, 28 e 29 luglio, festività dell’anniversario dell’indipendenza del Perù.
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