giovedì 26 Dicembre 2024
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La confederazione argentina ha condannato l’omicidio della moglie di una persona scomparsa

Buenos Aires, 6 ago (Prensa Latina) La Confederazione Generale del Lavoro (CGT) ha condannato oggi l'omicidio di Susana Beatriz Montoya, moglie di un detenuto scomparso durante l'ultima dittatura civile-militare in Argentina (1976-1983).

Montoya era la vedova del vice commissario e militante dell’Esercito Rivoluzionario Popolare, Ricardo Fermín Albareda, e madre del militante del gruppo Hijos, Fernando Albareda.
Insieme a Fernando, ha subito minacce di morte dopo l’arrivo di La Libertad Avanza al governo e l’aumento del negazionismo dei crimini contro l’umanità perpetrati durante la dittatura.
Secondo il quotidiano Página 12, il corpo della donna di 76 anni è stato ritrovato nel patio di casa sua con un forte colpo alla testa e su uno dei muri della casa c’era scritto: “Vi uccideremo tutti. Adesso assassineremo i tuoi figli.”
Questo atto vile è avvenuto dopo le minacce ricevute, reiterate nel contesto dell’attacco mortale. Ciò avviene in un contesto di impunità e odio, guidato dall’attuale governo che avanza con il negazionismo e la richiesta del terrorismo di stato, afferma una dichiarazione della CGT.
Inoltre, l’organizzazione ritiene imperativo indagare e chiarire l’omicidio, ricercare i responsabili ed adottare le necessarie misure di sicurezza e protezione per Fernando.
“A lui ed alla sua famiglia esprimiamo la nostra solidarietà. Come operatori impegnati per la verità e la giustizia, ribadiamo: Mai più violenza e impunità!”, conclude il messaggio.

Ig/gas

 

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