Come hanno spiegato, la campagna della vicepresidentessa Kamala Harris ha negato ad un palestinese-americano di parlare alla convention.
I delegati, eletti quest’anno alle primarie democratiche per protestare contro il sostegno del presidente Joe Biden alla guerra di Israele a Gaza, hanno avvertito che si sarebbero impegnati a favore della candidatura di Harris se le fosse stato permesso di intervenire all’evento.
Citato da NBC News, Abbas Alawieh, delegato del Michigan ed ex capo dello staff del Congresso, ha detto che stava aspettando una chiamata per tutto il tempo ed alla fine un funzionario non identificato lo ha contattato ieri sera per informarlo che “la risposta è no”.
La responsabile della campagna di Harris, Julie Chávez, si è recata nel Michigan questa settimana per incontrare i leader arabi locali ed ha tenuto un incontro con alcuni di questi elettori nei giorni scorsi.
Inoltre, questo appuntamento ha fornito loro uno spazio lunedì per una tavola rotonda sulla questione palestinese e ce n’è stata anche una con i leader ebrei sull’antisemitismo.
Gli organizzatori hanno inoltre notato che diversi relatori hanno affrontato la sofferenza dei civili palestinesi e che la piattaforma del Partito Democratico chiede una pace duratura con una soluzione di due stati, ha riferito la stampa.
Dei quasi 4.700 delegati presenti a questa Convention Nazionale, solo 30 non sono impegnati, ma altri 250 delegati di Harris hanno firmato una lettera a sostegno della richiesta di un cessate il fuoco a Gaza e di un embargo sulle armi contro Israele.
E sebbene all’interno del centro fortificato dello United Center affiorassero in ogni istante ed in ogni momento manifesti con messaggi allegorici, non potevano soffocarne altri come “Stop agli armamenti di Israele”.
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