Membro della Camera dei Rappresentanti della California dal 1998, Lee ha ricordato che da quattro decenni ha concentrato i suoi sforzi sulla politica degli Stati Uniti nei confronti della nazione delle Antille e che è impegnata a revocare il “fallito bloqueo contro Cuba”.
“Gli Stati Uniti devono sostenere gli sforzi del popolo cubano per costruire una società pacifica e prospera che possa soddisfare le speranze ed i bisogni del popolo cubano. E vediamo il popolo cubano organizzarsi per realizzarlo”, ha sottolineato in un comunicato l’ex-presidentessa del Congressional Black Caucus.
“Ma la politica degli Stati Uniti continua a basarsi sull’idea che punire i cubani li aiuta in qualche modo”, ha avvertito, ricordando che durante il governo di Barack Obama (2009-2017) sono state adottate alcune misure importanti “per ripensare la nostra strategia su Cuba”, ha detto.
Tuttavia, il governo di Donald Trump (2017-2021) “non solo ha annullato quelle misure, ma ha ampliato l’embargo, accusando Cuba di essere uno stato sponsor del terrorismo”, ha aggiunto Lee esprimendo la sua gratitudine per aver partecipato ad un evento sulla politica di Washington nei confronti della nazione delle Antille.
Ha commentato che il presidente Joe Biden ha adottato “una serie di misure piccole, importanti e positive”. “Abbiamo ricominciato a dialogare con il governo cubano su questioni di reciproco interesse, come l’immigrazione e l’applicazione della legge. “Abbiamo aumentato la nostra presenza diplomatica e consolare ed abbiamo adottato misure per incoraggiare i viaggi ed il commercio”.
Per la deputata, “questi passi continuano ad essere solo cambiamenti simbolici in una politica che continua ad isolare e punire il popolo cubano. Dopo sessant’anni di fallimenti, è tempo che gli Stati Uniti provino qualcosa di diverso”, perché alla fine è “il popolo cubano a pagarne il prezzo”.
La rappresentante Lee ha sottolineato che lavorerà “per creare una politica statunitense più intelligente ed umana nei confronti di Cuba”.
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