Rodríguez ha affermato che una transizione giusta deve affrontare le lacune di adattamento dei paesi ed includere capacità nella scienza, nell’innovazione, nel finanziamento e nell’attuazione di economie più resilienti e inclusive, ha informato Prensa Latina l’ambasciatore cubano a Baku, Carlos Valdés.
Il diplomatico della nazione caraibica ha aggiunto che la delegazione guidata dal capo del CITMA è composta anche da funzionari ed esperti del suddetto portafoglio, nonché dei ministeri dell’Energia e delle Miniere e delle Relazioni Internazionali.
Durante il suo discorso, il capo della rappresentanza cubana ha ringraziato per lo spazio concessogli per continuare a riflettere sulla natura del Programma di Lavoro per una Transizione Giusta e sull’importanza del suo rafforzamento e della sua operatività.
“Dal nostro punto di vista, il Programma di Lavoro per una Transizione Giusta deve affrontare il confronto con il cambiamento climatico nel contesto delle dimensioni sociale, economica ed ambientale dello sviluppo sostenibile e della battaglia dei paesi del Sud per sradicare la povertà”, ha sottolineato Rodríguez.
Nelle sue parole, il delegato della nazione caraibica ha sottolineato che una transizione veramente giusta, equa e ordinata non sarà possibile senza che i paesi sviluppati rispettino i loro impegni e non si assumano i finanziamenti ed i mezzi di attuazione per raggiungere gli obiettivi enunciati nell’articolo 2 dell’Accordo di Parigi.
“Il mio paese, che è stato vittima del più lungo bloqueo economico, commerciale e finanziario imposto a qualsiasi nazione nella storia, trova in questa politica unilaterale degli Stati Uniti il suo principale ostacolo allo sviluppo sostenibile”, ha concluso il ministro cubano.
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