In una dichiarazione in occasione della celebrazione questo lunedì della Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne, l’organizzazione ha sottolineato la continua sofferenza a cui sono esposte le donne palestinesi.
Si tratta di un esempio lampante di violenza sistematica e di gravi violazioni dei diritti umani, ha sottolineato.
I crimini israeliani hanno causato la morte di oltre 19.000 di loro, oltre a migliaia di feriti e dozzine di casi di violenza sessuale e tortura, si legge nel testo.
Il Consiglio ha sottolineato che queste cifre non sono solo statistiche, ma piuttosto storie di sofferenza di madri, mogli e sorelle che hanno pagato con la vita per l’aggressione in corso.
Tali violazioni fanno parte di politiche sistematiche volte a sradicare il popolo palestinese ed a distruggere il suo tessuto sociale, si legge nella dichiarazione, che critica il fallimento internazionale nel porre fine a tali violazioni.
A questo proposito, ha esortato il mondo, in particolare le Nazioni Unite ed i gruppi per i diritti umani, ad adottare “misure serie ed efficaci per ritenere responsabili gli autori di questi crimini”.
È necessario fermare la guerra di genocidio contro il nostro popolo e garantire la necessaria protezione alle donne, ha sottolineato il Consiglio, assicurando che le donne palestinesi sono un simbolo di fermezza e volontà.
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