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Il Ministro degli Esteri del Venezuela insedia il Comitato Antifascista Internazionale

Caracas, 27 nov (Prensa Latina) Il ministro degli Esteri del Venezuela, Yván Gil, ha affermato che la specie umana oggi si trova di fronte ad uno dei bivi più grandi, pericolosi ed impegnativi, che è quello della vita stessa e della sussistenza della specie umana.

Insediando questo mercoledì il Comitato Internazionale di Promozione Antifascista, con quasi un migliaio di delegati provenienti da più di 75 paesi, nel Centro Congressi Parque Bolívar, nello stato di Miranda, il diplomatico ha espresso che gli operai, i bambini, i contadini “si trovano di fronte in questo momento alla grande sfida di poter esistere e vivere”.
Ha sottolineato che dall’altra parte di questa lotta troviamo il capitalismo, gestore del fascismo, che non è altro che un elemento di cui l’imperialismo utilizza per mantenere il suo dominio ed il suo sfruttamento.
La lotta antifascista è una lotta anticapitalista per la costruzione del socialismo, l’unico modo che conosciamo per estinguere definitivamente il capitalismo e le sue espressioni più violente come il fascismo, ha osservato.
Ha affermato che questo è il motivo per cui “ci riuniamo in questa internazionale antifascista, antimperialista ed anticolonialista”.
Il ministro degli Esteri venezuelano ha commentato che il fascismo è stato quasi sconfitto, ma è mutato nel 1945 e si è confuso con le borghesie e le oligarchie dell’epoca, ha dormito per un po’ ed ora è riemerso con maggiore forza per continuare ad esercitare i processi di dominio del paese.
Ha sottolineato che coloro che promuovono e sostengono il fascismo oggi sono gli stessi che lo incoraggiarono 85 anni fa: “le stesse borghesie, lo stesso potere economico, industriale e militare che lo incoraggiarono a quel tempo”, ha aggiunto.
Ha sottolineato in questo senso che si tratta di garantire la mobilitazione della classe operaia, dei contadini, delle donne di tutto il mondo per combattere il fascismo, l’imperialismo ed il capitalismo, causa quest’ultimo di tutti i mali del nostro popolo.
“Dobbiamo riflettere per diagnosticare ciò che abbiamo di fronte, ma se c’è una missione ed un dovere è quello di poter delineare qualsiasi azione politica, dobbiamo affrontare il fascismo in tutte le sue espressioni”, ha concluso.

Ig/jcd

 

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