Nonostante “gli sforzi imperialisti per isolarci, la nostra piccola nazione è stata ammessa quest’anno come membro associato del gruppo BRICS” (membri fondatori sono Brasile, Russia, Cina, India e Sudafrica, a cui hanno aderito più di 30 paesi), ha scritto, citando il presidente Miguel Díaz Canel.
Il leader cubano ha sottolineato all’Assemblea Nazionale che questo blocco è “un esempio inedito di accordo e cooperazione che riunisce un potenziale significativo di ricchezza economica, produttiva, tecnologica, demografica, territoriale e naturale”, ha ricordato il ministro delle Relazioni Internazionali.
Ha inoltre sottolineato che l’isola ha ottimi rapporti con tutti i paesi membri e condivide degli obiettivi simili. “È un’opportunità che ci apre nuove possibilità commerciali, di investimento e di cooperazione, che dobbiamo saper sfruttare”.
Cuba ha ottenuto tale status nell’ottobre del 2024, durante il vertice del gruppo tenutosi nella città russa di Kazan, insieme ad altre 12 nazioni, e reso ufficiale mercoledì scorso, 1° gennaio 2025.
Oltre all’arcipelago cubano, i membri del BRICS comprendono Algeria, Bielorussia, Indonesia, Kazakistan, Malesia, Nigeria, Thailandia, Turchia, Uganda, Uzbekistan e Vietnam.
Lisvan Lescaille Durand, giornalista di Prensa Latina
