Il ministro delle Relazioni Internazionali ha rilasciato questa dichiarazione sul social network Twitter, piattaforma sulla quale ha denunciato che il Segretario di Stato statunitense, Marco Rubio, vuole visitare L’Avana, “ma prima deve cambiare il nostro governo. Resterà insoddisfatto”.
“Non potrà conoscere Cuba, un paese di cui non sa assolutamente nulla. Non è stato invitato”, ha detto.
Nel suo discorso nella piattaforma, Rodriguez ha ribadito la volontà di Cuba di difendere la propria sovranità, ricordando che 13 presidenti e segretari di stato statunitensi hanno assunto il potere dopo la vittoria rivoluzionaria del 1959.
Il 30 gennaio, l’amministrazione di Donald Trump ha approvato la riedizione della Lista delle Entità Soggette a Restrizioni di Cuba, che proibisce le transazioni finanziarie con aziende statali cubane e nega loro le risorse principali.
Dieci giorni prima, la nuova amministrazione statunitense ha annullato la decisione del suo predecessore Joe Biden di rimuovere l’isola caraibica dalla lista illegale dei paesi che presumibilmente sponsorizzano il terrorismo, una mossa criticata da gran parte della comunità internazionale.
A questo proposito, i leader cubani hanno dichiarato che agiranno con fermezza e dignità di fronte allo scandalo che queste nuove misure rappresentano.
La nazione caraibica ha anche chiesto il sostegno della comunità internazionale “per fermare, denunciare ed accompagnare il nostro popolo di fronte al nuovo e pericoloso attacco di aggressione da parte del paese del nord, che è appena iniziato”.
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