L’organizzazione ha criticato il Consiglio Nazionale Elettorale (CNE) per la sua mancanza di azione in risposta alle controverse decisioni del presidente e candidato alla rielezione, Daniel Noboa, che “non ha mai veramente lasciato il potere e ha utilizzato fondi pubblici per la sua campagna”.
“Mettiamo in guardia contro la mancanza di garanzie nel processo elettorale, il rischio di manipolazione dei risultati e manovre che alterano la volontà popolare”, ha affermato la CONAIE in una nota.
Nel documento accusano l’organismo elettorale come un’entità “completamente di parte”, motivo per cui ritengono “impossibile confidare nella trasparenza di queste elezioni”.
La CONAIE ha rilasciato la sua dichiarazione dopo che la Corte Costituzionale ha stabilito che Noboa non poteva lasciare Cynthia Gellibert alla presidenza tramite decreto, come ha fatto in quattro occasioni.
Secondo questo gruppo, Noboa ha ignorato l’ordine democratico ed il suo governo “è afflitto da irregolarità, abusi e disprezzo per la democrazia”.
L’allerta della CONAIE segue quella diffusa lunedì dal segretario esecutivo del movimento Rivoluzione Cittadina, Andrés Arauz, che aveva messo in guardia contro presunti problemi con il sistema di inserimento dei voti e con il sistema di scansione.
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