martedì 18 Marzo 2025
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Per sempre, Pablo Milanés

L'eternità è il privilegio di cui godono i grandi artisti, come il cantautore cubano Pablo Milanés (1943-2022), che il 24 febbraio viene celebrato in occasione dell'82° anniversario della sua nascita.

Quel fatidico novembre tolse la vita ad un uomo che, attraverso l’immensità delle sue composizioni, toccò generazioni e pubblici diversi e conquistò il tempo per mantenere vivo il piacere di ogni melodia.
Nato a Bayamo, nella provincia di Granma, il vincitore del Premio Nazionale di Musica è stato il fondatore del Gruppo di Sperimentazione Sonora dell’ICAIC e del Movimento Nueva Trova, insieme a Silvio Rodríguez e Noel Nicola.
Considerato una delle voci più rinomate della musica in spagnolo, la sua opera musicale si è basata sullo studio e sugli insegnamenti di esponenti virtuosi come il declamatore Luis Carbonell e il pianista Candito Ruiz, tra molti altri.
Successivamente le sue creazioni furono influenzate dal movimento tropicalista brasiliano, dalla musica d’avanguardia degli Stati Uniti e da vari musicisti europei degli anni ’50 e ’60.
Pablo Milanés si è ispirato a diverse situazioni ed ha esplorato quasi tutti i generi della musica popolare cubana, così come quella di altri paesi dell’America Latina e dei Caraibi.
Il tempo era costante nel suo lavoro; “Questo sentimento si riflette nelle mie canzoni, non in modo biografico, ma piuttosto come interpretazione di un’esperienza collettiva. In questo senso, essere un po’ cronisti dà la misura del tempo trascorso, quindi non c’è altra scelta che prendere nota delle pagine del calendario”.
L’amore lo ha ispirato anche a comporre bellissime melodie che ha immortalato grazie al suo modo di cantare, “basato sull’esperienza, sulla possibilità di avvicinarsi a generi diversi. Tutto questo mi ha formato abbastanza da poter affrontare le diverse esigenze del mio lavoro.”
“Le mie risorse vocali mi hanno permesso di addentrarmi in così tanti generi, il che mi ha impedito di essere etichettato, anche nel mio lavoro.”

Adis Marlen Morera Ruiz, giornalista di Prensa Latina

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