L’angolano, che ha parlato all’incontro a nome del blocco continentale, ha esortato le autorità israeliane a consentire l’apertura di corridoi umanitari, nonché il ritorno di oltre due milioni di cittadini palestinesi sfollati e rifugiati nei paesi vicini.
Lourenço ritiene che il vertice de Il Cairo sia tempestivo e necessario, al fine di contribuire a rafforzare una posizione comune in merito alla ricostruzione ed al ritorno delle popolazioni nella Striscia di Gaza, dopo oltre 15 mesi di guerra che hanno distrutto quasi tutte le infrastrutture di quell’enclave.
Ha inoltre respinto la persistente politica di espansione degli insediamenti e l’occupazione e l’annessione illegali di territori appartenenti alla Palestina, e ha difeso la tolleranza e la coesistenza tra le religioni, evitando il fanatismo e il radicalismo che possono portare all’esacerbazione dell’odio e della violenza.
Ciò ha significato che dal 7 ottobre 2023, in seguito agli attacchi perpetrati da Hamas, la risposta militare di Israele contro il popolo palestinese è stata sproporzionata, con gravi conseguenze dovute alla perdita di vite umane innocenti e alla catastrofe umanitaria, “che ha assunto le dimensioni di un genocidio”.
Ha inoltre ricordato il pericolo che il conflitto si estenda all’intera regione del Medio Oriente, con conseguenze profondamente dannose per la pace e la stabilità della regione e, forse, per l’umanità.
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