In un incontro tenutosi ieri con i membri delle brigate mediche ed educative cubane e con i membri dei movimenti di solidarietà honduregni, il presidente cubano ha ricordato che nel Secondo Vertice del blocco, tenutosi a L’Avana nel 2014, la regione era stata dichiarata zona di pace.
Nel corso del dialogo, il capo dello stato ha ribadito il suo impegno affinché la Rivoluzione cubana esca vittoriosa dalle attuali sfide ed ha assicurato che Honduras e il suo popolo potranno continuare a contare sulla nazione cubana.
Ha denunciato la campagna del governo degli Stati Uniti per screditare i medici cubani ed ha sottolineato la dignitosa risposta dei paesi caraibici alle pressioni volte a cessare questi programmi di collaborazione.
Da parte sua, il capo della Brigata Medica Cubana, Rafael Antonio Broche, ha riferito che 128 operatori sanitari di tutte le specialità, per lo più donne, lavorano in Honduras e sono presenti nei vari territori e ospedali di Tegucigalpa e del resto delle città.
Il professor Rolando Rodríguez, responsabile della Brigata dell’Istruzione, ha commentato anche il lavoro dei 131 professionisti che la compongono (l’86% dei quali sono donne), il cui contributo all’istruzione locale permetterà che questo paese sia dichiarato territorio libero dall’analfabetismo a giugno, grazie al programma ” Yo sí puedo”.
Ha parlato dettagliatamente degli accordi di cooperazione che coinvolgono educatori cubani (la maggior parte di loro, 113, con master e dottorati in ambito scientifico) e del sostegno che riceverà il programma ” Yo sí puedo seguir” per continuare a sviluppare programmi di alfabetizzazione, ha informato il sito della presidenza cubana.
Gli insegnanti cubani sono tornati in questo paese nel 2022, sotto la presidenza di Xiomara Castro, e una brigata educativa ha lavorato lì dall’inizio del secolo fino al 2009.
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