“Ho impiegato il tempo necessario per comunicare responsabilmente diverse conclusioni che considero davvero serie in merito ai risultati delle elezioni di domenica 13 aprile, eventi che mettono a rischio la nostra democrazia”, ha affermato González.
In un video pubblicato mercoledì sera sui social media, ha ringraziato coloro che l’hanno sostenuta con il loro voto e ha difeso il progetto che rappresenta come “una legittima unione tra sinistra e destra, pensata per i più bisognosi ed i più poveri”.
Considerava quanto accaduto nel secondo turno delle elezioni un “grave attacco” all’ordine legale e costituzionale del paese.
“La campagna, costellata di irregolarità, è iniziata con il signor Noboa che ha fatto campagna elettorale senza il permesso dell’Assemblea”, ha affermato.
Tra le scoperte più gravi, González ha menzionato “versioni multiple dei fogli di conteggio modificati dallo stesso Consiglio Nazionale Elettorale (CNE)”, assenteismo alterato, fogli di conteggio senza firme e totali che non corrispondono al numero degli elettori.
“Abbiamo 1.984 verbali senza firma congiunta. Ciò viola l’articolo 127 del Codice della Democrazia e dovrebbero essere stati invalidati”, ha affermato.
Ha anche menzionato che “c’è stata una diminuzione insolita delle schede bianche, il che metterebbe in dubbio la possibile manipolazione diretta di oltre 150.000 schede”.
Ha affermato che tutte queste conclusioni “estremamente gravi” saranno contestate e impugnate dinanzi alle autorità competenti, “che purtroppo sono attualmente sotto il controllo di chi detiene il potere”.
González ha messo in guardia contro “persecuzioni contro coloro tra noi che hanno avuto il coraggio di parlare apertamente” e ha denunciato il fatto che la sua organizzazione politica è stata “derubata di oltre un milione di voti in un’elezione ingiusta e diseguale, senza precedenti nella nostra storia”.
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