Il Ministero della Salute di Gaza ha affermato in una nota che la cifra “riflette l’attacco diretto e sistematico alle fasce più vulnerabili e innocenti della società”.
L’agenzia ha specificato che, del totale, 916 avevano meno di un anno, 4.365 avevano un’età compresa tra uno e cinque anni, 6.101 avevano un’età compresa tra sei e dodici anni e 5.124 avevano un’età compresa tra i tredici e i diciassette anni.
Tali numeri riflettono non solo le vite innocenti perse, ma anche la portata della catastrofe umanitaria e la gravità del crimine commesso contro un’intera generazione che avrebbe dovuto essere protetta, accudita ed educata, ha sottolineato.
Il Ministero ha sottolineato che, al contrario, sono stati trasformati in “bersagli per missili aerei e per proiettili di carri armati”.
Alla luce di questa situazione, ha esortato la comunità internazionale e le organizzazioni per i diritti umani ad assumersi le proprie responsabilità legali e morali.
Il mondo deve intervenire con urgenza per fermare l’aggressione e chiamare a rispondere i leader israeliani dei loro crimini contro i bambini ed i civili indifesi, ha sottolineato.
Aziza al-Kahlout, portavoce del Ministero dello Sviluppo Sociale di Gaza, ha rivelato, all’inizio di questo mese, che la campagna militare contro l’enclave costiera ha lasciato circa 40.000 orfani palestinesi.
Al-Kahlout ha affermato che 700 minori sono rimasti completamente soli dopo lo sterminio totale delle loro famiglie.
Hanno di fronte danni sociali, psicologici, economici e sanitari che, se la situazione continua a peggiorare, potrebbero portare alle morti di massa, ha concluso.
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