Personalità della cultura, accademici e diplomatici provenienti da Nicaragua, Colombia e Palestina, tra gli altri, hanno partecipato alla sessione presso il Centro Studi Che Guevara nella capitale cubana, alla quale ha partecipato anche Abel Prieto, presidente della Casa de las Américas.
Il ricercatore Raúl Capote ha introdotto i dibattiti con una conferenza, “La guerra cognitiva contro Venezuela e Cuba: opzioni di risposta”, in cui ha smontato la guerra multiforme in corso contro il paese sudamericano.
Il Ministro Consigliere dell’Ambasciata venezuelana sull’isola, Reynaldo Segovia, ha dichiarato che il suo paese sta contrastando l’effetto deterrente degli Stati Uniti, liquidando al contempo la farsa del narcotraffico con la presunta esistenza del Cartel de los Soles.
La Repubblica Bolivariana ha più di 200.000 soldati armati nel suo esercito e circa 4,5 milioni di venezuelani che hanno risposto unendosi alle milizie bolivariane, ha aggiunto Segovia.
Da parte sua, l’ambasciatrice nicaraguense a Cuba, Guisell Socorro, ha sottolineato che un simile dispiegamento navale statunitense nella regione non è una novità e che contro di lui il popolo deve mostrare la sua forza.
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