mercoledì 17 Dicembre 2025
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Gli Stati Uniti valuteranno la loro presenza militare in Ecuador

Quito, 5 set (Prensa Latina) Il segretario di stato statunitense Marco Rubio ha dichiarato a Quito che se il governo ecuadoriano invitasse le truppe di Washington a rientrare, lo prenderebbe in considerazione per la posizione strategica del paese sudamericano.

Parlando alla stampa dopo l’incontro con il presidente Daniel Noboa al Palazzo Carondelet, sede del potere esecutivo, Rubio ha dichiarato che il suo paese potrebbe prendere in considerazione l’istituzione di una base militare sul suolo ecuadoriano, a condizione che venga ricevuto un invito formale.
“Ecuador è un paese sovrano; se ci invitano, lo prenderemo in considerazione. Avevamo già basi militari qui prima; ci hanno chiesto di andarcene durante gli anni di Rafael Correa. Se ci invitano a tornare, è un punto molto strategico; lo studieremo”, ha dichiarato il funzionario.
L’Ecuador deve sottoporre al voto popolare la proposta di Noboa di riformare la Costituzione per consentire la presenza militare straniera nel paese, vietata dall’articolo 5 della Magna Carta in vigore dal 2008.
Secondo Rubio, se ciò contribuirà a combattere l’attività mineraria illegale, il narcoterrorismo o la pesca non autorizzata, “siamo disposti a prenderlo in considerazione”.
La Rete di Intellettuali e Artisti in Difesa dell’Umanità (REDH) – Sezione Ecuador ha affermato che l’arrivo del funzionario statunitense nel paese andino risponde a interessi estranei alle priorità nazionali e rientra nell’agenda di Washington. “Il rischio è che il governo ecuadoriano coinvolga il paese nei piani di guerra statunitensi”, si legge nella dichiarazione della Redh.
La Corte Costituzionale dell’Ecuador ha già emesso una sentenza favorevole al disegno di legge con cui il governo intende consentire l’istituzione di basi straniere nel paese.
La proposta di Noboa, che sostiene la necessità di un appoggio esterno per affrontare la crisi di sicurezza, è stata approvata dal parlamento con due votazioni, nonostante le critiche per le sue implicazioni sulla sovranità nazionale.

Ig/avr

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