Attraverso un video sul suo account Instagram, l’attivista brasiliano Thiago Avila, della nave “Alma”, ora designata come nuovo centro di coordinamento della missione, ha descritto il viaggio come un proseguimento con “l’obiettivo principale di rompere l’assedio ed il blocco israeliani”.
Nelle sue dichiarazioni, Thiago ha spiegato che la situazione operativa è cambiata dopo che l’imbarcazione nota come “Family” è stata messa fuori uso. “Abbiamo dovuto suddividerci su diverse imbarcazioni”, ha spiegato. “Il centro di coordinamento della flottiglia si trova ora su questa imbarcazione”.
Nonostante la tensione costante, nel suo resoconto sul viaggio della scorsa notte, lo ha descritto come “abbastanza calmo”, sebbene siano state registrate attività di sorveglianza aerea.
“C’è stata qualche attività di droni, alcuni dei quali volavano a bassa quota, ma non ci sono stati attacchi”, ha spiegato Thiago.
I membri della flottiglia hanno dichiarato che lo stato di allerta rimane in vigore; procedendo, aumenteranno le misure di emergenza e la vigilanza in caso di qualsiasi evenienza.”
Il messaggio ha ribadito l’appello alla comunità internazionale ed ai governi a sostenere l’iniziativa, la più grande del suo genere, con 500 attivisti provenienti da circa 45 paesi.
Altri membri dell’equipaggio hanno sottolineato la necessità di aumentare la pressione affinché più governi sostengano questa flottiglia, dichiarando illegale e contraria al diritto internazionale qualsiasi azione che implichi il sequestro di imbarcazioni o l’intercettazione.
Redazione di Prensa Latina
