Sul suo account di Telegram, il presidente ha scritto che “l’assassinio del Comandante della dignità, del coraggio e della ribellione di tutte le Americhe, Ernesto Che Guevara, orchestrato 58 anni fa dall’imperialismo statunitense, è stato un tentativo di spegnere la sua fiamma globale”.
Tuttavia, ha affermato, sono riusciti solo a trasformarlo nel simbolo eterno della lotta per la dignità antimperialista.
Maduro considera la sua eredità etica e profondamente umanitaria un antidoto al capitalismo e afferma: “Il Che vive in ogni battaglia per la sovranità, dimostrando che il coraggio morale dei popoli liberi prevale”.
“Sarà sempre presente nei nostri cuori e nelle idee che ci spingono a costruire il socialismo latinoamericano e caraibico!”, ha sottolineato.
Nel video che accompagnava il messaggio, il presidente ha chiesto un applauso per onorare “la memoria dello spirito di Ernesto Che Guevara, comandante, rivoluzionario di tutte le Americhe”.
Maduro ha sottolineato che il suo pensiero è oggi più attuale che mai per la costruzione del socialismo, “con quel socialismo di Che Guevara e il suo indimenticabile volto di un Cristo sudamericano”, ha aggiunto.
Anche il ministro degli Esteri, Yván Gil, ha elogiato sui social media il fatto che l’assassinio del Che durante una codarda operazione militare voleva “mettere a tacere una voce che lottava, con parole e armi, per la dignità dei poveri, contro l’oppressione e lo sfruttamento da Cuba alla Bolivia ed al Congo”.
L’alto diplomatico ha affermato che tutto questo ha fallito e che oggi l’eredità del guerrigliero “si è moltiplicata e ha continuato a combattere battaglie con uomini e donne che hanno seguito la sua lotta e l’hanno amplificata in tutto il mondo”.
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