Il Ministero degli Affari Esteri e degli Espatriati ha dichiarato in un comunicato stampa che l’iniziativa rappresenta un’escalation del governo di destra di Benjamin Netanyahu contro il popolo palestinese.
La proposta riguarderebbe i palestinesi condannati per aver ucciso israeliani, ma non viceversa.
Il sistema giudiziario israeliano e la Knesset (Parlamento) sono meri strumenti di questo paese per legalizzare i crimini e garantire l’impunità, ha sottolineato il Ministero.
Secondo la dichiarazione, la misura vuole giustificare le esecuzioni extragiudiziali dei palestinesi.
Si tratta di un passo pericoloso, volto a proseguire il genocidio e la pulizia etnica sotto una parvenza di legittimità, ha ribadito.
“La legge proposta rivela la strada dell’estremismo razzista e del fascismo all’interno del quadro giuridico israeliano, pur costituendo una chiara violazione di tutti gli accordi, le norme e le leggi internazionali”, ha affermato.
Il Ministero degli Esteri ha affermato che il popolo palestinese ed i suoi leader affronteranno il piano “con tutti i mezzi legali e politici a loro disposizione”.
Channel 13 ha riferito che l’iniziativa è rivolta principalmente ai numerosi militanti di Hamas imprigionati in Israele dopo aver partecipato all’operazione del 7 ottobre 2023.
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