“Grazie a questa politica, il nostro paese ha garantito che la produzione, il traffico ed il consumo di sostanze illecite non costituiscano un problema sociale significativo ed ha impedito che il territorio diventasse una piattaforma per criminali coinvolti nel narcotraffico e nei reati correlati”, ha osservato il colonnello Juan Carlos Poey.
Nel suo intervento, ha anche chiesto di tenere conto delle circostanze uniche dei piccoli e svantaggiati stati caraibici, date le vulnerabilità causate dai cambiamenti climatici e la crescente pressione che la lotta al narcotraffico ed alla criminalità organizzata esercita su queste economie.
Ha inoltre denunciato l’impatto del bloqueo economico, commerciale e finanziario, che limita l’accesso alle tecnologie necessarie per combattere questo flagello.
Cuba ha ribadito il suo impegno nella cooperazione internazionale per affrontare e contrastare efficacemente questo fenomeno, contribuendo agli sforzi seri e concreti intrapresi a livello globale e regionale.
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