Dal suo profilo sul social network di Twitter, il ministro alludeva al prestigio dell’incontro convocato da Casa de las Américas, dopo due anni di interruzione a causa della pandemia della COVID-19, in programma dal 6 al 15 maggio in questa capitale.
Il presidente di questa istituzione culturale, Abel Prieto, ha considerato, tra i contributi dell’incontro, la sua capacità di riunire e unire, e la sua conformazione come piattaforma per combattere il neoliberismo ed i suoi tentativi di intervenire in questa manifestazione dell’arte.
Ad esempio del rapporto solido e sinergico tra gli intellettuali latinoamericani e la Casa — grazie alla quale ha consolidato il proprio patrimonio artistico, documentario, sonoro, bibliografico ed editoriale — il drammaturgo guatemalteco Manuel Galich ha fondato nel 1964 la rivista teatrale specializzata Conjunto, una delle più antiche della regione.
“Aree che non erano comunemente avvicinate, considerate alternative e periferiche, sono apparse e sono diventate un veicolo di dialogo tra artisti, da una varietà di generi giornalistici, saggi e teorie”, ha detto a Prensa Latina, Vivian Martínez, direttrice del Dipartimento di Teatro.
Dal 1961 al 1966 si sono svolti i festival teatrali latinoamericani e, dal 2000, i festival teatrali latinoamericani e caraibici, Mayo Teatral, sono stati in sessione, come continuazione di questa iniziativa pionieristica e fino ad oggi con dieci edizioni.
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