Dopo aver firmato il libro di condoglianze aperto nell’ambasciata del Nicaragua a L’Avana per il decesso dell’ex cancellerie del paese centroamericano (1980-1990), Balaguer risaltò le qualità rivoluzionarie del sacerdote.
“Gli uomini che si dedicano interamente a lottare per il benessere dei loro popoli non saranno mai dimenticati”, assicurò il capo del Dipartimento di Relazioni Internazionali del PCC.
Accompagnato dall’ambasciatore del Nicaragua, Luis Cabrera, Balaguer affermò che il diplomatico e politico nicaraguense fu un essere “umano straordinario”.
Il padre D’Escoto, che è deceduto a 84 anni il passato 8 giugno, optò per la teologia della liberazione, e nel 1975 si unì al Sandinismo.
Nel 1977, come parte del Gruppo dei Dodici, espresse pubblicamente il suo appoggio al Fronte Sandinista. Quando trionfò questo processo nel paese centroamericano servì come Ministro di Relazioni Estere.
D’Escoto fu presidente dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite da settembre del 2008 fino al settembre del 2009 e presidiò la 63ºsessione di detto organismo.
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