Il governatore della provincia di Damasco, Alaa Munir Ibrahim, dichiarò ai mezzi di stampa che dovrebbero ritornare alle loro case circa 20 mila persone ed unirsi alle 35 mila che vivono in quei paesini appena liberati dagli estremisti armati.
Le opere di riabilitazione, alcune concluse, si incentrano nella riparazione di scuole, centri medici di salute e le reti di telefonia, elettriche e di acqua potabile.
Questi tre paesi furono liberati dai terroristi del Fronte Al Nousra alla fine del 2016 dopo un processo di riconciliazione che culminò con l’uscita dei terroristi verso Idleb, mentre alcuni si arresero alle autorità e furono perdonati d’accordo col decreto presidenziale di amnistia.
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