Il corpo armato ha specificato in una dichiarazione che il sergente maggiore Noam Raz, 47 anni, è morto in un ospedale della città settentrionale di Haifa, dove è stato trasferito dopo aver riportato ferite da arma da fuoco durante l’operazione.
Le forze di sicurezza israeliane, compresi i membri dello Yamam, sono entrate nella città venerdì per arrestare un miliziano, innescando uno scontro a fuoco durato più di quattro ore.
Almeno 11 palestinesi sono rimasti feriti, uno dei quali gravemente, durante l’incursione nella città, dove due giorni fa è stata assassinata la giornalista Shireen Abu Akleh.
Fonti mediche dell’ospedale Ibn Sina hanno spiegato alla stampa che uno dei feriti, identificato come Daoud al-Zubaidi, è stato ricoverato in terapia intensiva dopo essere stato colpito all’addome.
L’uomo ferito è il fratello di Zakaria al-Zubaidi, uno dei sei miliziani evasi lo scorso anno dal carcere di massima sicurezza israeliano di Gilboa, anche se sono stati poi catturati dopo una caccia in massa.
Due giorni fa Shireen Abu Akleh è stata assassinata a Jenin, scatenando un’ondata di critiche e condanne internazionali contro l’esercito e il governo di Tel Aviv.
La giornalista 51enne lavorava per la stazione televisiva del Qatar Al Jazeera ed era sul posto, insieme ad altri giornalisti, per seguire un raid israeliano nella zona quando le hanno sparato alla testa.
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