Siamo profondamente turbati dall’omicidio di Abu Akleh, afferma la lettera, firmata anche dal musicista americano Tom Morello e dai registi spagnoli Pedro Almodóvar e dal regista britannico Ken Loach. L’attacco delle forze israeliane pesantemente armate contro i palestinesi in lutto ci ha scioccato e inorridito ancora di più, hanno detto.
A questo proposito, hanno denunciato che durante il corteo funebre “i soldati hanno picchiato e preso a calci le persone in lutto ed i portatori della bara” all’esterno di un ospedale situato a Gerusalemme Orientale.
“Che cosa faremo contro la sfacciataggine e la crudeltà di questo attacco alla dignità umana?”, si chiedevano.
Hanno assicurato che l’omicidio di Abu Akleh è una grave violazione del diritto umanitario internazionale ed un attacco al giornalismo ed alla libertà di espressione, che può costituire un crimine di guerra.
I firmatari hanno avvertito che questo non è stato un evento isolato, ma che fa parte di un modello di violenza, molestie e intimidazioni contro i comunicatori palestinesi.
Israele “viola palesemente le leggi e le norme internazionali” con il sostegno delle potenze occidentali, hanno sottolineato.
Diversi governi hanno imposto sanzioni alla Russia per la crisi in Ucraina mentre “continuano a finanziare e proteggere l’occupazione israeliana, nonché le gravi violazioni dei diritti umani contro i palestinesi”, hanno avvertito.
La lettera è firmata anche da Mike Leigh, Tilda Swinton, Asif Kapadia, Miriam Margolyes, Carol Morley, Boots Riley, Jim Jarmusch, Steve Coogan, Naomi Klein, Hany Abu Assad e Peter Gabriel, tra gli altri.
Ig/rob