Attraverso una dichiarazione, il governo di Xiomara Castro ha categoricamente respinto la suddetta lista, ed ha ratificato che Honduras è una nazione sovrana e difenderà il principio di non intervento e di autodeterminazione dei popoli.
In tal senso, ha assicurato che l’intenzione dell’elenco “denota manipolazione ed una politica interventista”.
Come riportato, l’elenco delle persone pubblicato dal Dipartimento di Stato statunitense comprende un totale di 15 honduregni, tra cui l’attuale consigliere presidenziale, Enrique Flores, e due vicepresidenti del Congresso Nazionale, Rasel Tomé e Edgardo Casaña.
“Nel precedente governo, le pubblicazioni dello stesso documento in modo contraddittorio non includevano mai personaggi come il dittatore, l’ex presidente Juan Orlando Hernández, proteggendolo ovviamente (…)”, sottolinea il testo del governo.
Allo stesso modo, afferma che Honduras recupererà lo stato di diritto distrutto dal golpe di stato del 2009, riconosciuto dalla Corte Interamericana dei Diritti Umani come un illecito internazionale.
La dichiarazione assicura che la lettera degli Stati Uniti è un “tentativo di convalidare detto crimine” (golpe di stato del 2009) e “ignorare che hanno imposto una narco-dittatura”, che opprime e perseguita le persone menzionate nell’elenco di cui sopra.
“Continueremo a mantenere la nostra politica di apertura democratica nel quadro del rispetto reciproco e del rispetto illimitato del diritto internazionale”, conclude la nota. Mercoledì il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha pubblicato ufficialmente la Lista Engel, che include anche i nomi di funzionari ed ex funzionari di Guatemala, Salvador e Nicaragua.
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