Attraverso un video trasmesso dal suo profilo in Twitter, il presidente cubano ha descritto il successo del Sì alla norma giuridica come “una vittoria per Cuba, per il popolo cubano, per l’affetto, per l’amore, che è stata anche una vittoria della partecipazione democratica costruzione socialista”.
Díaz-Canel ha espresso soddisfazione per l’alto livello di partecipazione raggiunto, “malgrado la difficile situazione economica ed energetica, i movimenti migratori e le comprensibili discrepanze con i postulati del codice che hanno fatto parte di questo processo”. Il Sì ha vinto, giustizia è stata fatta, ha detto, ed ha affermato che con l’approvazione di questa legge si salda un debito con generazioni di cubani, i cui progetti familiari lo aspettavano da anni. Da oggi avremo una nazione migliore, più completa, più democratica, più giusta, ha assicurato.
Ha ricordato che questa vittoria dell’unità è avvenuta nel mezzo dell’assedio del bloqueo degli Stati Uniti, che causa ogni tipo di difficoltà al paese, e sotto il fuoco incessante di una guerra mediatica, che ha definito famigerata; “ma è anche una nazione rinnovata con la forza dei suoi valori più autentici”, ha sottolineato.
Ha affermato che nell’ambito di una guerra non riconosciuta, i nemici della Rivoluzione avevano milioni di risorse a disposizione nella guerra di propaganda per seminare matrici negative od indurre un voto negativo, ma non potevano con la volontà espressa nel voto per il Sì, manifestato dalla maggioranza del popolo.
Ha inoltre sottolineato che il giorno delle elezioni si è svolto in un’atmosfera di pace, tranquillità e gioia ed ha ringraziato coloro che hanno contribuito alla buona riuscita della giornata.
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