In questa edizione si è evidenziata la partecipazione di aziende del cosiddetto vecchio continente, nonostante il blocco imposto dall’Unione Europea, all’inaugurazione era presente anche un rappresentante del Ministero degli Affari Esteri rumeno, ha affermato il direttore.
Ha aggiunto che sono state rappresentate anche associazioni ed enti civili e sociali, sulla base dell’importanza della ricostruzione umana parallelamente alla ricostruzione materiale.
Yaghi ha rivelato che le società tunisine hanno partecipato per la prima volta, mentre le richieste di entità commerciali turche sono state respinte a causa della posizione ostile del governo di Ankara nei confronti della Siria.
Ig/fm