giovedì 26 Dicembre 2024
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Cuba respinge rapporto adottato dal Parlamento europeo

L'Avana, 6 lug (Prensa Latina) L'Assemblea Nazionale di Cuba considera oggi “inaccettabile” il Rapporto della Proposta di Risoluzione non Legislativa sull'isola caraibica, adottata dal Parlamento Europeo il 5 luglio, in una dichiarazione emessa per la sua Commissione di Relazioni Internazionali. 

 
Nel testo, i legislatori cubani espressero che detta proclamazione risulta contraria ai principi di rispetto, uguaglianza e reciprocità contenuti nell’Accordo di Dialogo Politico e Cooperazione, firmato a Bruxelles il 12 dicembre 2016, tra Cuba, l’Unione Europea (UE) ed i suoi Stati membri. 
 
Inoltre, riferiscono che detto pronunciamento del Parlamento Europeo tergiversa la realtà cubana, e costituisce un atto interventista nei temi interni dell’isola caraibica, inoltre contrasta con lo sviluppo positivo delle relazioni di Cuba con la Commissione Europea, il Servizio Europeo di Azione Esterna e con gli Stati Membri del blocco comunitario. 
 
Il testo afferma che eurodeputati di ampio curriculum anti-cubano, opposti all’avanzamento delle relazioni tra Cuba e l’UE, promossero l’adozione di questo Rapporto che è non necessaria, inopportuna e di marcato contenuto colonialista, così come risponde alle politiche unilaterali, discriminatorie e selettive che caratterizzarono nel passato la posizione dell’UE verso Cuba. 
 
Il parlamento cubano emerse che il Rapporto della Proposta di Risoluzione Non Legislativa dell’Euro Camera, anche se si riferisce timidamente alle leggi e misure di effetto extraterritoriale, non menziona la legge Helms – Burton né il bloqueo economico, commerciale e finanziario imposto dagli Stati Uniti contro Cuba, con una posizione simile a quella del presidente Donald Trump. 
 
L’Assemblea Nazionale antillana esorta il Parlamento Europeo affinchè risponda su temi del territorio dell’UE come il deterioramento della fiducia dei cittadini europei nelle istituzioni comunitarie e l’aumento della xenofobia e delle pratiche segregazioniste contro le minoranze nel territorio. 
 
In questo senso, si riferì anche alla carenza di solidarietà e di senso di responsabilità storica con quelli che dirigono le ondate di rifugiati provenienti dall’Africa e dal Medio Oriente, la galoppante corruzione nei settori politici europei, il crescente deterioramento dei sistemi di previdenza sociale e gli scarsi sviluppi che si apprezzano nel tema relativo all’uguaglianza di genere in quella regione. 
 
 
Ig/vdf

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