All’incontro, l’ambasciatrice della nazione africana sull’isola, María Cândida Pereira, ha affermato che l’evento significa un giorno di gioia per tutti gli angolani, in quanto rappresenta il culmine di una lunga lotta per la liberazione nazionale contro il regime coloniale portoghese e “dove il popolo angolano ha preso il controllo del proprio destino”.
Ha ricordato che la nazione africana si è affermata come stato sovrano ed indipendente nel difficile e complesso contesto della guerra fredda, in un mondo bipolare diviso dal confronto all’interno della comunità internazionale.
La diplomatica ha ringraziato per il sostegno del popolo cubano ed in particolare il leader storico Fidel Castro, “per il rapido e coraggioso aiuto in diversi settori alla patria angolana”.
Ha riferito che il suo paese ospiterà la riunione dell’Organizzazione degli Stati dell’Africa, dei Caraibi e del Pacifico, che si terrà dal 6 al 10 dicembre di quest’anno e, inoltre, assumerà la presidenza di tale organizzazione.
Ha aggiunto che Angola, in quanto membro a pieno titolo delle Nazioni Unite, si impegna a proteggere l’ambiente, le foreste, i mari, i fiumi e altre risorse naturali decisive per il benessere dei popoli e la sostenibilità delle società.
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