Nel suo programma “La politica sul divano” che trasmette il canale Venezuelana di Televisione, Rodriguez espresse ieri sera il suo appoggio alla misura adottata dal Tribunale Supremo di Giustizia (TSJ) rispetto alla correzione di misura cautelativa, che ha cambiato il carcere per gli arresti domiciliari a Lopez, che compie una condanna di 13 anni per la sua responsabilità nei fatti violenti accaduti nel 2014, che provocarono la morte di 43 persone.
“Dopo il lavoro della commissione della verità, giustizia e pace, del tavolo del dialogo e dell’azione del TSJ che pronunciò la misura sostitutiva per Leopoldo Lopez, la destra ha continuato ad insistere in una maniera tragicomica”, affermò il sindaco bolivariano.
A sua volta, respinse le azioni violente registrate ieri a Caracas, nelle quali 10 militari della Guardia Nazionale Bolivariana (GNB) e vari giornalisti risultarono feriti.
Inoltre, Rodriguez ripudiò i messaggi di odio ricevuti da Lilian Tintori, moglie di Leopoldo Lopez, dopo aver ringraziato il presidente venezuelano, Nicolas Maduro, l’ex presidente spagnolo Josè Luis Rodriguez Zapatero e l’ex cancelliera Delcy Rodriguez, per le raccomandazioni rispetto al caso di suo marito.
“È tale l’odio col quale si lanciarono contro questa signora che uno si domanda: ma non erano compagni, ma non era un’eroina che percorreva il mondo per il caso di Leopoldo Lopez ed improvvisamente la trasformarono in una persona che meritava essere insultata” ha concluso il dirigente bolivariano.
Ig/mfm