Si tratta di un nuovo trionfo legislativo per il governo, ma molto limitato perché il disegno di legge ha subito molte modifiche, anche se sono state mantenute questioni sostanziali come gli adeguamenti dell’Istituto Nazionale Elettorale e del suo tribunale.
Tuttavia, il progetto di legge viene restituito questo venerdì al Senato per l’eliminazione di una clausola denominata “vita eterna” che consiste nel passare voti ai partitini che non ne hanno affinché continuino con la rappresentanza legislativa, che è stata respinta da Morena, nonostante sia stata presentata dal suo alleato, il Partito dei Verdi.
Siccome era già stato approvato nei verbali del Senato e questo ballottaggio dei Deputati serviva solo per ratificare o smentire la decisione senatoriale, Morena convinse i verdi a rinunciare alla loro proposta di inclusione, perché se fosse stato bocciato tutto il progetto si doveva ricominciare da capo il processo di discussione.
Nel dibattito generale, Pablo Amílcar Sandoval (Morena) ha riconosciuto che si tratta di una riforma possibile ed ha ammesso che “non è l’ideale che cercavamo né quello perfetto, ma è quello che ha voluto la maggioranza. Devono obbedire alle regole della democrazia, anche se non gli piace”.
Ig/lma