Secondo l’annuncio, il diplomatico ha ricevuto una nota di protesta che deve trasmettere al suo governo, in cui Tel Aviv è tenuta ad astenersi da qualsiasi misura che leda la santità dei luoghi santi musulmani ed a porre fine ai tentativi di modificare lo status quo storico e legale di Gerusalemme (Al-Quds).
L’anche ministero degli Esteri palestinese ha condannato fermamente la presenza di Ben Gvir in questo luogo sacro ed ha considerato quanto accaduto una provocazione senza precedenti che minaccia l’avvenimento di nuovi scontri.
“L’evento ha legittimato nuove incursioni e profanazione di Al-Aqsa da parte di coloni estremisti, e li ha persino incoraggiati a commettere i crimini e gli attacchi più atroci”, si legge nel testo del ministero degli Esteri palestinese.
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