In dichiarazioni a Prensa Latina, il diplomatico ha ricordato che il leader storico della Rivoluzione è ammirato e serve da esempio a molte generazioni di sahrawi, cresciute sotto la solidarietà permanente dei cubani.
Ha ricordato le continue denunce fatte da Fidel nei forum internazionali sulle violazioni dei diritti umani del Marocco, che continuano ancora oggi, nonostante tutte le risoluzioni delle Nazioni Unite sull’autodeterminazione del Sahara occidentale. “I sahrawi sono confinati in 31 campi, dove subiscono abusi, carenze e bisogni primari, senza accesso a molti servizi, in mezzo al silenzio di molte nazioni e organizzazioni internazionali”, ha sottolineato.
Bulsán ha spiegato a questa agenzia come migliaia di studenti e bambini sono stati espulsi dalle scuole e dalle università spagnole nel 1975 ed è stata Cuba a dar loro rifugio, accoglierli e qui molti sono diventati professionisti per poi tornare a servire il loro paese, e che, ha sottolineato, è stato grazie a Fidel ed a ciò che ha instillato nella sua gente.
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