Secondo detta entità, da gennaio a giugno, 187 donne sono state uccise nel paese, fatto che rappresenta un femminicidio ogni 18 ore.
“Il problema di queste morti violente è la crudeltà e l’odio coi quali si commettono. Nella loro maggioranza sono i loro compagni quelli che tolgono loro la vita, iniziano con botte, violenza psicologica e sessuale fino a togliere loro la vita”, affermò la direttrice dell’osservatorio, Migdonia Ayestas.
La cosa peggiore, assicurò, è che la maggioranza di questi casi rimangono nell’impunità, per questo le autorità devono investigare con più profondità per incontrare i responsabili.
Già in maggio scorso, la rappresentante della Rete Catracha Contro i Femminicidi, Indira Mendoza, affermò che il tasso criminale contro le donne non è diminuito, come annunciò lo stato in relazioni recenti.
“Noi abbiamo un registro specifico delle donne assassinate e facciamo sempre un’analisi sulle morti e non concordano coi dati officiali”, puntualizzò Mendoza, chiarendo che il tasso di assassini per violenza domestica o discriminazione continua ad essere molto elevato.
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