Il testo commenta la decisione dell’amministrazione del presidente Enrique Peña Nieto di appoggiare gli Stati Uniti per giustificare le sanzioni decretate dall’amministrazione di Donald Trump contro funzionari del governo che dirige Nicolas Maduro.
La Jornada considera che “questo nuovo posizionamento ufficiale delle autorità nazionali appoggia senza condizioni due atteggiamenti indesiderabili nella gestione della politica estera: la sottomissione al governo degli Stati Uniti e l’ingerenza nei conflitti interni del Venezuela, la cui soluzione deve dipendere esclusivamente dai cittadini di questo paese sudamericano”.
Il giornale conclude che nel primo di questi termini “è deplorevole, in tutti i sensi, che il governo messicano adotti come proprie imputazioni statunitensi contro funzionari venezuelani che non sono neanche state provate e che, come l’hanno segnalato diverse voci nazionali ed internazionali, si presentano nel contesto di un’aperta campagna di destabilizzazione che vuole abbattere il governo bolivariano”.
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