D’accordo con quanto affermato, le forze siriane ruppero le difese dell’Isis, nei villaggi di Ghanem Alì, Al Rabiyah e Jabilah in mezzo a forti combattimenti che costarono la vita a più di 30 soldati siriani.
Nei combattimenti, i terroristi dell’Isis hanno perso più di mezzo centinaio di militanti e stanno ricevendo un nutrito fuoco di artiglieria e dell’aviazione governativa, aggiunsero i comunicati stampa.
Le forze armate siriane, insieme alle milizie alleate, continuano la loro avanzata nel territorio di questa provincia settentrionale ed in cammino per chiudere in cerchio dal sud e dall’est, sulla vicina città di Raqqa.
Intanto, informazioni divulgate dall’esercito a Damasco indicarono che truppe turche irruppero nella località siriana di Kobani, nel nord della provincia di Aleppo ed in chiara disposizione di combattimento contro gruppi delle autodifese curde.
Turchia, che occupa illegalmente territorio siriano nel nord di Aleppo, affermò che non permetterà che si stabiliscano i curdi, appoggiati dalla coalizione internazionale che dirigono gli Stati Uniti.
Tanto la posizione di Ankara come quella di questi gruppi curdi è fermamente respinta dal governo siriano, che denunciò che questo è un chiaro tentativo per smembrare questa nazione del Levante.
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