“La fattura è stata pagata da Miami e dalla Colombia”. “Chi ha diretto quell’attacco è un disertore che ha vissuto a Miami”, ha detto ieri il mandatario nel suo programma radio televisivo “Le domeniche con Maduro”.
Ordinò anche alla Fanb di riconsiderare ed elevare le misure di prevenzione e sicurezza di tutte le unità militari del paese.
Inoltre ha criticato che mezzi e personalità internazionali si danno il compito di pubblicare contenuti contro il Governo Bolivariano per generare situazioni di violenza e commozione nella popolazione.
Ieri la Forza Armata Nazionale Bolivariana del Venezuela respinse un attacco terroristico paramilitare successo all’alba della domenica contro il Forte Paramacay, nella città di Valencia, nello stato Carabobo.
In un comunicato, la Fanb confermò che l’aggressione è stata perpetrata da un gruppo di civili che vestivano capi d’abbigliamento militari, compreso un disertore dell’istituzione militare che viveva negli Stati Uniti.
L’azione incluse la diffusione di un video registrato da quell’ufficiale subalterno che tre anni fa è stato separato dall’istituzione per tradimento alla patria e ribellione, precisò l’esercito venezuelano.
Gli attaccanti sono stati respinti e vari risultarono arrestati, e tra questi anche il riferito ufficiale subalterno, si indicò nel testo.
Parte del gruppo, aggrega il documento, riuscì a sottrarre alcune armi, che si stanno cercando intensamente da parte degli organismi di sicurezza dello stato.
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