“Frutti di anni di intenso lavoro furono cancellati in poche ore, ma l’uragano non piegò lo spirito di resistenza dei cubani”, precisò intervenendo in un forum di alto livello dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite per abbordare le conseguenze di Irma nella regione dei Caraibi e gli sforzi di recupero.
Rodriguez ricordò parole recenti del presidente Raul Castro, che a causa dei danni provocati dal fenomeno meteorologico segnalò che il popolo dell’isola rinasce davanti ad ogni avversità.
D’accordo col diplomatico, il poderoso uragano, che ha colpito la maggiore delle Antille con categoria 5 nella scalata di Saffir-Simpson (con venti di più di 250 chilometri all’ora), colpì con severità i settori dell’abitazione, dell’agricoltura e del sistema elettro-energetico.
Nonostante le misure di prevenzione adottate, abbiamo sofferto la perdita di 10 vite umane, e praticamente nessun territorio dell’arcipelago rimase esente dall’impatto, sottolineò.
Il cancelliere assicurò che come è successo sempre durante la Rivoluzione cubana si useranno tutte le risorse necessarie per garantire che nessuno rimanga abbandonato a se stesso.
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