Con un pellegrinaggio al pantheon delle Forze Armate Rivoluzionarie, nel cimitero Colón della capitale, i parenti ed il popolo hanno ricordato le 73 persone che morirono in seguito all’abbattimento di un aereo de Cubana de Aviación, al largo delle Barbados, 47 anni fa.
Quest’azione terroristica è considerata il crimine più orrendo perpetrato contro l’isola da assassini al servizio della CIA e per questo si commemora a Cuba la Giornata delle Vittime del Terrorismo di Stato.
I partecipanti al tributo hanno condannato questo tipo di atti che hanno causato la morte di 3.478 persone, e hanno chiesto la revoca del bloqueo economico, commerciale e finanziario che gli Stati Uniti mantengono ed intensificano da più di sessant’anni, come espressione del terrorismo quotidiano contro il popolo cubano.
Portando cartelli con le fotografie dei 53 connazionali vittime di quello che qui chiamiamo il crimine delle Barbados, hanno chiesto anche l’esclusione di Cuba dalla lista unilaterale dei paesi che sponsorizzano il terrorismo, stilata dal Dipartimento di Stato.
Hanno anche ricordato che, dal trionfo della Rivoluzione nel 1959, il bilancio delle azioni terroristiche realizzate dagli Stati Uniti contro Cuba comprende attacchi economici, militari, biologici, psicologici, diplomatici, mediatici, di spionaggio e tentativi di assassinio di leader.
I partecipanti hanno ripudiato l’ultimo attacco con bombe molotov contro l’ambasciata cubana a Washington, il secondo atto violento contro questa sede diplomatica, dopo quello perpetrato nell’aprile del 2020.
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