Nella sua conferenza stampa mattutina nel Palazzo Nazionale, quando gli hanno fatto una domanda, ha insistito sul caso bloqueo contro Cuba e sulle sanzioni contro Venezuela.
Parlando del caso venezuelano, lo ha paragonato a quello cubano ed ha detto che in quest’ultimo paese il bloqueo è stato promosso da coloro che hanno ottenuto molti benefici economici e politici in 60 anni negli Stati Uniti ed inoltre ci sono legislatori che lo promuovono per mantenere la propria posizione ed essere rieletti.
Ma il bloqueo non risolve nulla, l’unica cosa che fa è danneggiare le persone, farle soffrire perché questo è disumano e nessuno ha il diritto di danneggiare un altro popolo, ha sottolineato.
La speranza è che le cose cambino e si risolvano senza l’applicazione di sanzioni o l’uso della forza o della violenza, senza colpire le persone, ha aggiunto.
In altre parole, ha chiarito, non ci sono pretesti per sanzioni ingiuste da parte di paesi stranieri poiché non è solo una questione politica poiché quando un paese viene sanzionato, oltre ad essere un atto interventista, colpisce praticamente solo il suo popolo.
“Chi viene danneggiato da una sanzione nazionale, da un bloqueo? Beh, il popolo, nessun altro”, ha concluso.
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