domenica 24 Novembre 2024
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L’invecchiamento, una sfida nella sfera demografica cubana

Ancianos-Cuba
L’invecchiamento accelerato della popolazione, il comportamento negativo del saldo migratorio esterno e la diminuzione naturale della popolazione negli ultimi quattro anni costituiscono la principale sfida nella sfera demografica cubana.

Lo afferma l’Ufficio Nazionale di Statistica ed Informazione (ONEI) nei suoi ultimi rapporti, che collocano la dinamica demografica come un punto cruciale nell’agenda del governo cubano.
Questo processo è caratterizzato anche da una rapida transizione demografica, che si caratterizza per un calo della fecondità, con bassi livelli di mortalità ed un aumento dell’aspettativa di vita.
Secondo l’annuario della popolazione dell’ONEI, alla fine del 2022, il 22,3% dei cubani aveva superato la sesta decade di vita. Oggi il numero delle persone di 60 anni e più a Cuba ammonta a due milioni 478mila 87.
Questo fenomeno è più intenso nell’occidente e nel centro del paese, nelle aree urbane e tra le donne.
L’ultima proiezione effettuata dall’istituto stima che entro il 2050 la popolazione anziana raggiungerà i tre milioni 343mila 520, il che rappresenterebbe un grado di invecchiamento del 35,9%.
L’invecchiamento della struttura demografica sperimentato a livello mondiale, in cui Cuba occupa un posto predominante nella regione dell’America Latina, rappresenta una sfida, tra gli altri aspetti, perché provoca un accrescimento del tasso di dipendenza, cioè l’aumento di giovani e di adulti in età lavorativa che devono prendersi cura di anziani e bambini. Nel 2022 sull’isola, ha rivelato l’annuario statistico dell’ONEI, c’erano 613 persone in età inattiva ogni mille abitanti tra i 15 e i 59 anni.
La maggior parte delle analisi dei demografi e di altri esperti cubani affermano che l’invecchiamento è un processo con conseguenze e ramificazioni significative in tutti gli ambiti della vita umana.
Tra questi, quello economico, che influenza direttamente la forza lavoro, e da lì la crescita dell’economia, del risparmio, degli investimenti e dei consumi, del mercato del lavoro, delle pensioni e dei trasferimenti intergenerazionali.
Nel caso cubano, nel medio termine si prevede una diminuzione del totale della popolazione economicamente attiva, caratterizzata da una riduzione di coloro che raggiungono l’età lavorativa e da un aumento delle fasce di età più anziane, che rappresenteranno un potenziale attivo sempre più anziano, con una significativa riduzione dell’entità della sostituzione.
Per quanto riguarda l’impatto sulla famiglia, gli esperti parlano di un cambiamento nei modelli, nelle strutture familiari e negli stili di vita: la tendenza demografica segnala un aumento della quota di nuclei familiari composti da una sola persona (in molti casi di anziani soli, famiglie intergenerazionali o composte da coppie di nonni), che costituisce una sfida per la comunità.
Pertanto, la domanda di capacità nelle case di riposo e nelle case di cura è in crescita a causa dell’aumento del numero di anziani non autosufficienti, a causa di disabilità o malattia, e dell’assenza di familiari che assumano il ruolo di assistenti, a causa della migrazione, principalmente della popolazione giovane e delle donne in età riproduttiva.
Per questo motivo gli specialisti del settore concordano su un punto comune: la soluzione inizia costruendo un paese per tutte le età e considerando l’invecchiamento non come un problema, ma come un’opportunità.

Elizabeth Bello Expósito, giornalista di Prensa Latina

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