Giovani attori, burattinai e ballerini delle compagnie “Teatro de Las Estaciones”, “Teatro El Portazo”, “Danza Espiral” e “Novadanza”, riuniti nel progetto Teatro Coreografico, sono ritornati ieri sera alla Sala Pepe Camejo di questa occidentale città.
L’opera ha avuto Ruben Dario Salazar nel copione e nel concetto scenico, insieme alla colonna sonora e coreografia di Yadiel Duran, più l’appoggio del Kenia Carrazana, e la scenografia e luci di Zenen Calero.
Lo spettacolo ha contato con i temi musicali di Orestes ed Israel “Cachao” Lopez, Perez Prado, Benny Morè, Ernesto Lecuona, Chucho Valdes, Alfredo Thompson e del gruppo cubano Toques del Rio, tra gli altri.
Tutti gli spartiti sono stati interpretati a ritmo di mambo originali, modernizzati o trasportati a generi come il bolero, la guajira o il jazz, ed hanno presentato un ritmo ed un ballo che ha fatto il giro del mondo.
Salazar ha commentato che la messa in scena, attraverso l’uso di oggetti della vita quotidiana, e con un tocco di sensualità ed umorismo, la ricostruzione dei passi e movimenti del ritmo chiamato mambo.
“Dalla sua nascita nel secolo scorso, continua a conservare nel XXI secolo il mistero che l’ha reso tanto popolare, attrattivo e seduttore”, ha concluso lo specialista.
Ig/wap