giovedì 26 Dicembre 2024
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Gaza è ancora una volta il luogo più pericoloso per i bambini, afferma UNICEF

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La Striscia di Gaza è ancora una volta il luogo più pericoloso al mondo per un bambino, ha deplorato oggi la direttrice esecutiva del Fondo delle Nazioni Unite per l'Infanzia (UNICEF), Catherine Russell.

In una dichiarazione rilasciata dal suo ufficio, l’alta rappresentante ha messo in guardia contro l’impatto devastante della ripresa del conflitto tra Israele e l’organizzazione palestinese Hamas sulla popolazione infantile dell’enclave.
“Come conseguenza moriranno sicuramente ancora più bambini”, ha scritto Russell, ricordando il bilancio subito da questo gruppo della popolazione a causa delle ostilità scoppiate il 7 ottobre.
Prima del cessate il fuoco, più di 5.300 bambini palestinesi sono morti in 48 giorni di incessanti bombardamenti israeliani, una cifra che non include molti dispersi e che si presume siano sotto le macerie, ha denunciato la rappresentante.
L’escalation di violenza dopo il cessate il fuoco comporterà che ogni giorno centinaia di minorenni verranno uccisi e feriti, ha avvertito.
Russell ha insistito sulla necessità di consegnare acqua, cibo, forniture mediche, coperte ed indumenti caldi a chi ne ha bisogno e si trova ad affrontare una catastrofe umanitaria.
Per sette giorni c’è stato un raggio di speranza per i bambini nel mezzo di questo orribile incubo, ha aggiunto, riferendosi alla tregua umanitaria negoziata tra Hamas e Israele.
La pausa ha consentito un aumento della consegna di forniture vitali verso ed attraverso Gaza, mentre 30 minorenni detenuti sono stati rilasciati dall’enclave.
L’UNICEF ed i suoi partner sono stati in grado di espandere in modo significativo le loro operazioni ed i loro programmi, nonché di iniziare a mettere in contatto le persone separate con le loro famiglie, ha aggiunto.
Tuttavia, ciò non è stato sufficiente a soddisfare l’entità dei bisogni umanitari.
“Ora abbiamo bisogno di un accesso più sicuro per raggiungere i bambini feriti, sfollati e traumatizzati. E dobbiamo fornire aiuti ai bambini che sono vulnerabili al clima freddo e umido che è arrivato”, ha aggiunto la direttrice esecutiva.
I bambini, ha insistito, hanno bisogno di un cessate il fuoco umanitario duraturo.
Russel ha sottolineato il suo appello a tutte le parti affinché garantiscano la protezione e l’assistenza dei bambini, in conformità con i loro obblighi ai sensi del diritto internazionale umanitario.
“Tutti i bambini dello stato di Palestina e di Israele meritano la pace e la speranza per un futuro migliore”, ha concluso.

Elisabeth Borrego Rodríguez, giornalista di Prensa Latina

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